mercoledì 24 marzo 2021

Una poesia di Michele Caccamo

 SU MIO PAPÀ , MAI MORTO

"ti abbiamo trovato come un Dio senza più forze
seduto silenzioso sul divano di casa
stavi come un birillo neanche di ferro
che è bastato un dito per farti cadere
tutto dentro al tuo scheletro conclusivo
e abbiamo cercato nella tua mano destra
nel telecomando il tasto per tornare indietro
un rewind che potesse escludere quell’istante
credevamo ci fosse un nastro da cancellare
a dimostrazione che nulla mai finisce
abbiamo tentato di serrare il tetto
per evitare ti portassero via
in quel magazzino dove non c’è più il mondo
volevamo esserti utili sul serio
papà da qualche parte spunterai ancora
e sarai grande quanto un bosco
forte quanto un carro armato
paziente quanto un nido di formiche
papà tu sarai ancora bellissimo e buono
noi che siamo i tuoi figli lo sappiamo
perché ti abbiamo visto scoppiare a ridere
quando ci hanno detto che eri morto".
(Inedito, da: Il parto della Sovrana).

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