mercoledì 10 marzo 2021

Una poesia di Grazia Fresu

 Come ti canto, vita?

Come ti canto, vita?
Il tuo operare segreto
nascosto tra bastioni
di città e di memorie
il tuo vento
d'aromi cristallini
il salmastro e il cemento
la nicchia
di quel bacio
di quel verso.
Come ti canto, vita?
Le tue spade feroci
il tuo sorriso
nel cavo degli incontri
la bellezza assetata
il lamento dei giusti
la polvere e la spiga
sulle strade
la fine di un amore
la morte di una madre
di un padre di un amico.
Come ti canto, vita?
I fiumi di nonsenso
gli altari incoronati
i giorni di passione
il tradimento
la speranza
accesa nel dolore
lo spavento
di cuori inariditi
l'oltraggio del disprezzo
l'usura del tormento.
Come ti canto, vita?
Nel corpo che divora
i suoi furori,
nell'anima sventrata
dall'assenza,
nella voce del mare
venata del divino,
nelle parole buone,
la tua presenza
è l'alba e l'agonia,
la tua musica è il canto
delle infinite cose
assaporate,
è culla dell'umano,
angeli impreparati
demoni incatenati
al delirio del niente,
voli di mani passeri
aereoplani,
sogni di dedizione
e di avventura.
Come ti canto, vita,
danza dell'impossibile
alimento dell'eterno
e del tempo?
Grazia Fresu

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