martedì 30 gennaio 2024

Una poesia di Karin Boye: "Certo che fa male"


ph Miriam Bruni
Certo che fa male, quando i boccioli si rompono.
Perché dovrebbe altrimenti esitare la primavera?
Perché tutta la nostra bruciante nostalgia
dovrebbe rimanere avvinta nel gelido pallore amaro?
Involucro fu il bocciolo, tutto l’inverno.
Cosa di nuovo ora consuma e spinge?
Certo che fa male, quando i boccioli si rompono,
male a ciò che cresce
male a ciò che racchiude.
Certo che è difficile quando le gocce cadono.
Tremano d’inquietudine pesanti, stanno sospese
si aggrappano al piccolo ramo, si gonfiano, scivolano
il peso le trascina e provano ad aggrapparsi.
Difficile essere incerti, timorosi e divisi,
difficile sentire il profondo che trae, che chiama
e lì restare ancora e tremare soltanto
difficile voler stare
e voler cadere.
Allora, quando più niente aiuta
si rompono esultando i boccioli dell’albero,
allora, quando il timore non più trattiene,
cadono scintillando le gocce dal piccolo ramo,
dimenticano la vecchia paura del nuovo
dimenticano l’apprensione del viaggio –
conoscono in un attimo la più grande serenità
riposano in quella fiducia
che crea il mondo.


(Traduzione di Valeria Marcheschi)

Inedito mio (autunno 23): "Mi contraggo"


Mi contraggo, 
mi contraggo,
involontariamente.
E' scaltra, la nausea,
nascosta e persistente.
Come se qualcuno
mi avesse tra le mani
e sfilasse lentamente, 
crudelmente. Filo dopo filo 
fino a lasciare niente.

ph Miriam Bruni

sabato 27 gennaio 2024

Una poesia di Carmela Laratta: "Logora trattenersi"




Logora trattenersi

strutturare sorrisi come grattacieli
in ordine crescente
il puntiglio aberrante della diligenza
inciamparvi quando nessuno vede
saranno banali crepe
storture da abuso di questa vita
che moltiplica spalle e gerle
sfianca questo silenzio bianco
innesca deflagrazioni
sinechie irregolari
a puntate brevi ed eterne
bordi slabbrati si oppongono
al conformismo dell' uguaglianza

tentare di abbracciare il guaito
- murato dentro -
il disagio della fragilità
pupille intrise di paesaggi
mai goduti
e non sapere quanto pesa invece
un pianto
quando l' attraversiamo insieme
e ci dissalda
Non resta niente di noi
- di questo stare -

MiriScatti in mostra - 2023/2024


RITAGLI DEL BORGO 

resterà in Biblioteca fino al 18 marzo 2024


Inaugurazione il primo di febbraio alle ore 18:00



Presso i locali del Centro Ansaloni, via della Salute 2/4, Borgo Panigale (Bologna) è allestita fino alla fine di dicembre 2023 la mia mostra di fotografie a tema Natura, dettagli cromatici e paesaggistici visti attraverso i miei occhi.

Le fotografie esposte sono state stampate su carta fotografica ma anche tela e legno e sono disponibili all'acquisto.






sabato 13 gennaio 2024

Una mia foto diventa copertina!

 



Ringrazio Claudia Piccinno per la proposta, 
e l'autrice e l'editore per averla accolta e apprezzata :-)

domenica 7 gennaio 2024

Testi antichi inediti




Segni il territorio

la mattina

quando mi baci il viso

lasciandomi umidina

Sono la tua terra

lo so piccina


(a Lety)

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Se solo ti poni qualche metro

più in alto - Che sensazione 

di pace, diversa! Il tenue 

tumulto ho lasciato

delle vie cittadine del centro,


e la grande piazza 

contemplo

da una finestra

di vecchia data.


Bello il Dolore di Faccioli...

Morandi, invece 

non mi parla, non cattura:

il mio sguardo e il mio piede 

avanzano veloci...


1 aprile 2008 

(da Palazzo d'Accursio)


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Una poesia di Valentina Ciurleo: "Di corsa"


                                                                       ph Miriam Bruni


Di corsa
le cose sembrano aggiudicarsi 
un posto. 
Eppure non cercavo questo
forse un lago 
forse una foresta da perdersi.
Addosso al tuo sguardo.
Come mi hai visto? 
Senza difesa l'emozione.
In balia del vento.

sabato 6 gennaio 2024

Una poesia di Gesualdo Bufalino

 




Più lontano mi sei, più Ti risento

farmiti dentro il cuore

sangue, grido, tumore,

e crescermi sul petto.

Più sei lontano e più Ti porto addosso,

fra l’abito e la carne,

contrabbando cattivo,

volpe rubata che mi mangia il petto.


Gesualdo Bufalino