La poesia serve a praticare le porte laterali,
gli scantinati del caos, le strade senza uscita, le curve che spingono fuori.
Serve a praticare le forze nascoste negli sguardi, l'amore che si scioglie nel sangue.
La poesia serve a praticare l'incontro dei contrari, serve a praticare i luoghi della fine.
Serve a praticare le cime fragili, le altezze che tremano.
Serve a praticare i tavolini di notte i silenzi che creano spazi, le parole che stappano mondi.
La poesia serve a praticare la materia che diventa respiro,
il respiro che diventa voce, la voce che genera parole.
La poesia serve a praticare le parole che diventano destino.
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