venerdì 29 luglio 2022

Una poesia di Simona Garbarino

Io amo il suono delle cose oneste:
il predicare sottile e funambolico del
gomitolo,
l’elettricità dell’aria in attesa della pioggia promessa,
le prove di volo delle foglie,
il vento in tutte le sue traduzioni,
il crepitio di certi pensieri fecondi,
il fruscio del tuo affacciarti alle mie notti.
È strano pensarti sotto forma di suono onesto
qualcuno lo definirebbe “ossimoro”,
io lo definisco “cocciuta amorevolezza”.
Comunque sia,
il tuo suono
riverbera ancora
in me,
come un abbraccio immortale.

Simona Garbarino

lunedì 11 luglio 2022

Una poesia di Luigi Carotenuto: "Tu ami i dettagli..."


Tu ami i dettagli e sei da amare dettagliatamente
ogni tuo muscolo con ogni scrupolo
da qualunque sussulto della bocca, ogni minimo muoversi di ciglia, scomporsi del tuo ovale,
precedere il desiderio,

prevedere dove vogliono andare a finire le tue mani, gli occhi, i sogni che ti porti addosso
come un peso leggero
per librare in alto.

La notte ci parla dentro
ci scompiglia il vento
per indicarci da che parte stare
in perenne movimento

tu mi fai correre da fermo
sorridere senza ragione
dimenticare gli appuntamenti
e il tempo.

sabato 9 luglio 2022

Una poesia di Ezio Falcomer

La stanchezza mentale è un'opera d'arte.
Consuma il corpo più del fuoco.
Fa fondere il cuore per versarlo
in una pozza di lago fangoso.
Muoiono le idee e le voglie. Muore il cuore.
E si sta bene adagiati nella sacca
del proprio corpo accasciata sul pavimento.
Nel paese della stanchezza il treno non passa mai.
E la nebbia è fitta più della luce che la tenta.
Si sta bene con le proprie ossa, al camposanto.
Si sta bene con l'impotenza, a guardare fissi
i vortici veloci della storia e della società.
Si sta ai margini, bevendo caffè,
e incurvando la spina dorsale.
Nella stanchezza mentale l'amore
è araba fenice o unicorno,
ciglio nell'occhio.

Una poesia di Maria Teresa Sampietro: "Salendo"



ph Miriam Bruni


Salendo

E' sentiero affannato
questa notte
dimentica di stelle.
Mi percorro a fatica,
imprecando parole,
inerpicando passi
estranea alla mia voce.
Offro vene azzurrate
e polsi nudi
a una lama -improbabile- di luce.


sabato 2 luglio 2022

Una poesia di Giovanna Bemporad

 

L'alba è disfatta e soffoca nel sole

l'una matura. Ma nel fiume i bimbi

bagnano i corpi brevi, e non li tocca

l'afa, lucenti e nudi. 


                            Noi sul greto

punge l'ansia del giorno.


Come la rosa all'alba è fresca e viva,

ci è dato per lo spazio di un mattino

lieti e ingenui abitare sulla terra.


Una poesia d'amore di Gesualdo Bufalino

 


S’io sapessi cantare
come il sole di giugno nel ventre della spiga,
l’obliquo invincibile sole;
s’io sapessi gridare
gridare gridare gridare come il mare
quando s’impenna nel ludibrio d’aquilone;
s’io sapessi, s’io potessi
usurpare il linguaggio della pioggia
che insegna all’erba crudeli dolcezze…
oh allora ogni mattino,
e non con questa roca voce d’uomo,
vorrei dirti che t’amo
e sui muri del mio cieco cammino
scrivere la letizia del tuo nome,
le tre sillabe sante e misteriose,
il mio sigillo di nuova speranza,
il mio pane, il mio vino,
il mio viatico buono.