martedì 28 gennaio 2025

Una poesia di Maria Felicetti

 

Andavano sui treni senza meta,

pigiati come gli acini nei tini,

depauperati, inermi burattini

di un dio che gioca a dadi con la creta.

Andavano bambini, donne, anziani

come fuscelli al vento dell'orrore

tra spettri d'uomo senza alcuno onore

per obbedire a piani folli, vani.

Andavano nei campi della morte

oltre le sbarre di un nero cancello,

ignari come pecore al macello,

accomunati da un'amara sorte.

Andavano in silenzio in fila indiana

nell'ombra che nel giorno s'allontana.


Maria Felicetti

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