domenica 12 gennaio 2025
Un pensiero di Massimiliano Bardotti sulla bellezza
Un pensiero di Louise Gluck
Un vento è venuto e passato, smontando la mente;
ha lasciato nella sua scia una strana lucidità.
Quanto sei privilegiata, ad aggrapparti ancora con passione a ciò che ami;
la rinuncia alla speranza non ti ha distrutto.
Maestoso, doloroso:
Questa è la luce dell’autunno; si è volta su di noi.
Di certo è un privilegio avvicinarsi alla fine credendo ancora in qualcosa.
Un pensiero di Cristina Campo su poesia e liturgia
Un pensiero di Andrej Tarkowsky - da “Nosthalgia”
La strada del nostro cuore è coperta d'ombra.
Bisogna ascoltare le voci che sembrano inutili, bisogna che dai cervelli occupati dalle lunghe tubature delle fogne e dai muri delle scuole, dagli asfalti e dalle pratiche assistenziali, entri il ronzio degli insetti.
Bisogna riempire gli orecchi e gli occhi di tutti noi, di cose che siano all'inizio di un grande Sogno.
Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi, non importa se poi non le costruiremo.
Bisogna alimentare il Desiderio.
Dobbiamo tirare l'Anima da tutte le parti come se fosse un lenzuolo dilatabile all'infinito.
Se vogliamo che il mondo vada avanti dobbiamo tenerci per mano.
Tutti gli occhi dell'umanità stanno guardando il burrone dove stiamo tutti precipitando.
La libertà non ci serve se noi non abbiamo il coraggio di guardarci in faccia, di mangiare con noi, di bere con noi, di dormire con noi.
La società deve tornare unita e non così frammentata.
Basterebbe osservare la Natura per capire che la Vita è semplice e che bisogna tornare al punto di prima, in quel punto dove abbiamo imboccato la strada sbagliata.
Un pensiero di Paul Klee
Una poesia di Albert Camus
Camus
La pace...secondo José Tolentino Mendonca
Un pensiero di Umberto Galimberti sulla forza d'animo
giovedì 9 gennaio 2025
"Primo gennaio", di Eugenio Montale
So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta, da un fondale,
da un fuori che non c’è se mai nessuno
l’ha veduto.
So che si può esistere
non vivendo,
con radici strappate da ogni vento
se anche non muove foglia e non un soffio increspa
l’acqua su cui s’affaccia il tuo salone.
So che non c’è magia
di filtro o d’infusione
che possano spiegare come di te s’azzufino
dita e capelli, come il tuo riso esploda
nel suo ringraziamento
al minuscolo dio a cui ti affidi,
d’ora in ora diverso, e ne diffidi.
So che mai ti sei posta
il come – il dove – il perché,
pigramente rassegnata al non importa,
al non so quando o quanto, assorta in un oscuro
germinale di larve e arborescenze.
So che quello che afferri,
oggetto o mano, penna o portacenere,
brucia e non se n’accorge,
né te n’avvedi tu animale innocente
inconsapevole
di essere un perno e uno sfacelo, un’ombra
e una sostanza, un raggio che si oscura.
So che si può vivere
nel fuochetto di paglia dell’emulazione
senza che dalla tua fronte dispaia il segno timbrato
da Chi volle tu fossi…e se ne pentì.
Ora,
uscita sul terrazzo, annaffi i fiori, scuoti
lo scheletro dell’albero di Natale,
ti accompagna in sordina il mangianastri,
torni indietro, allo specchio ti dispiaci,
ti getti a terra, con lo straccio scrosti
dal pavimento le orme degli intrusi.
Erano tanti e il più impresentabile
di tutti perché gli altri almeno parlano,
io, a bocca chiusa.
Eugenio Montale
mercoledì 8 gennaio 2025
Una poesia di Mariangela Ruggiu: "Sciogli i nodi sulla lingua"
Sciogli i nodi sulla lingua
leva la polvere al mio silenzio
segna le mie mani con la cura
e le mie notti aprile al buio
quando traccio i bordi del mio corpo
quando cerco le tue impronte
sulla pelle che sciogli come il ghiaccio
Accendi fuochi, anche piccole luci
in questa strada in cui mi perdo
cercando i segni, le parole
Abbagliami che la tua luce invada
le piccole buone cose e la mano dell'ira
che la cenere insegni la caducità
che il male riveli com'è il perdersi
senza di te, che la vita è prima
di ogni morte, e dopo è oltre
Mariangela Ruggiu
C’è un luogo in ciascuno di noi, di Andrew Faber
C’è un luogo in ciascuno di noi
che aspetta di essere visto.
È buio, come un abisso nascosto
silenzioso e immenso.
martedì 7 gennaio 2025
Una poesia di Noemy Carcea
Ci alzeremo in volo invisibili
allo sguardo terreno chiarissimi
al mistero spogli d'ossa e carne
un destino d'aria ci attende
il resto è solo memoria
apparteniamo al vento alla sua
prima luce al suo ultimo bacio
decide lui il momento ne basta
un refolo soltanto perché sia
cenere il nostro tempo.
Noemy Carcea
Una poesia di Gunvor Hofmo: "Il tuo cuore"
Il tuo cuore non
grida più come
il corvo nella neve
non infilza più le stelle
con la lancia della sua angoscia
ma ascolta. Sotto ogni cosa
una crepuscolare melodia
di maturazione,
di oscuro borbottìo
sul bene e il male
in equilibrio nonostante tutto
GUNVOR HOFMO
lunedì 6 gennaio 2025
Un pensiero e due poesie di Clarice Lispector
Parola al vento? Che importa: i venti me le riportano intatte e io le possiedo.
Io, al lato del vento. La collina dei venti che ululano mi chiama. Vado, perché sono una strega.
E mi trasmuto.
Oh, cagnolino, dov’è la tua anima? È presso il tuo corpo? Io sono il mio corpo. E muoio, lentamente. Cosa dico? Dico amore. Nella cerchia dell’amore, lì siamo.
Una poesia di Vittorio Bodini: "Conosco appena le mani"
le scarpe che metto ai piedi.
Conosco il giorno e la notte
e i terrori del vento.
Ma gli anni? Dove son gli anni,
e tutti i libri che ho letto?
I volti amati si sfrondano
delle loro vicende,
non restano che i nomi.
Tutto nella memoria
cade a pezzi, sprofonda
senza rumore
nelle botole dei morti.
Ah, dove sono le acute presenze
del passato, le sue calde forme,
la cera su cui incidevano
i miei sentimenti?
Dove si nasconde il senso
delle cose che ho vissuto,
e i brividi lucenti
e i cieli dell'avventura?
Vittorio Bodini
domenica 5 gennaio 2025
Una poesia di José Cereijo
Con la delicatezza
e la precisione con cui si dipinge
l'ombra di quell'albero sul terreno,
fino al minimo dettaglio,
senza ostinazione, in cui
nulla manca, perché nulla è superfluo,
così sarebbe
scrivere, vivere.
José Cereijo
(Traduzione Marco Masciovecchio)
"Per te" di Adam Zagajewski
Per te - che forse dormi ora, in una nuvola
di sogni di lana - scrivo più di questa poesia.
Per te, vittoriosa, sorridente, bellissima,
ma anche per te, triste, sconfitta
(anche se non riuscirò mai a capire,
chi sconfiggerti potrebbe!),
per te diffidente, ansiosa,
per te scrivo poesia dopo poesia,
come se un giorno volessi - come una tartaruga
- arrivare a te, con parole imperfette
e immagini, li, dove sei da sempre,
dove t'ha portato il lampo della vita.
[traduzione di Marco Masciovecchio]
Una lettera di Clarice Lispector (1947)
sabato 4 gennaio 2025
Un pensiero di Carlo Levi
Come la realtà è molteplice; come, in ogni cosa, in ciascuno di noi, coesistono tempi diversi e lontanissimi! e quanto più viva, reale e complessa è una persona, quando in lei questa contemporaneità di condizioni e di situazioni diverse, come strati geologici, questa eternità della storia e della preistoria, è presente: e quando gli elementi arcaici non sono relegati o totalmente nascosti in un oscuro subcosciente dove possono parere dimenticati e del tutto inoperanti, ma affiorano alla superficie, e diventano contenuti di poesia, energia vitale, capacità di comprensione universale, fuori dalla meccanica limitazione degli schemi sociali e psicologici della vita quotidiana!
Carlo Levi
Da "TUTTO IL MIELE È FINITO"