ph Roberto Cerè
Ho un rapporto strano con le porte.
Non le chiudo mai a chiave. Piuttosto le accosto.
È un difetto, credo.
Mancanza di coraggio, forse.
Ma mi succede di non chiudere le porte.
Lascio che siano gli eventi a farlo.
Dopotutto chi sono io per stabilire chi deve uscire per sempre dalla mia vita?
In genere chi prende un’altra strada lo fa da solo.
Piano piano. Un passo alla volta. Una scelta dopo l’altra.
Così, io lascio aperto.
Perché non si sa mai.
Magari un giorno chi era uscito, si presenta davanti a quell’uscio, e trovando aperto, si siede per un caffè.
E se sarà passato abbastanza tempo, abbastanza orgoglio, e abbastanza dolore, chiederò -Con quanto zucchero?
Paola Felice
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