sabato 2 ottobre 2021

Il riso che scuote il ventre (Clarissa Pinkola Estés)

    

   (...se le lacrime aiutano a continuare, la risata è una delle migliori medicine...)

Per ridere bisogna espirare e inspirare in rapida successione.
Sappiamo che con la respirazione profonda sentiamo le nostre emozioni, mentre quando non desideriamo sentire, smettiamo di respirare, tratteniamo il respiro.
Nel riso, la donna può cominciare a respirare davvero, e cominciare quindi a sentire sensazioni non autorizzate.
Ma quali sensazioni?
Non tanto di sollievo, ne di conforto quanto di apertura a lacrime trattenute o a memorie dimenticate, o la rottura delle catene messe alla personalità sensuale .
Il riso che scuote il ventre è una delle migliori medicine che una donna possa ricevere.
Ho sempre pensato che il tè delle signore non sia che un resto di un antico rituale femminile, per stare insieme, e poter parlare con le viscere, dire la verità, ridere a crepapelle, sentirsi rianimate, e poi tornare a casa, dove tutto va meglio.
Di tanto in tanto le donne desiderano vivere in un'atmosfera squisitamente femminile, in solitudine o in compagnia.
È un ciclo femminile naturale.
Certe risate provocate da tutte quelle vecchie storie che le donne si raccontano, quelle storie di donne così incolori da essere completamente insapori... quelle storie rimescolano la libido.
Riattizzano il fuoco dell'interesse per la vita .
Il riso è sacro perché è salutare.
È sensuale perché è eccitante e provoca ondate di piacere.
Il riso si spartisce con se stessi e con tanti altri.
È la sessualità più selvaggia nella donna….
Nell' archetipo della Donna Selvaggia, il sacro e l'irriverente non sono separati ma vivono insieme come, immagino io, un gruppo di vecchissime donne ai bordi della strada in attesa del nostro passaggio
Sono nella vostra psiche, vi attendono per mostrarsi, e intanto si raccontano le loro storie e ridono come pazze.”
Da ‘Donne che corrono coi lupi’

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