sabato 15 agosto 2020

Anna Salvini

Vento di terra

   …ma tutto cessa,
resta la quiete – perché sono sorelle
bufera e quiete, e l’una all’altra si lega.
Bianca Dorato

Guardarsi indietro, quando tutto sarà
passato, sentirsi vivi con nostalgia
addosso ancora le energie improvvise
prima dell’affondo, la forza, il vigore
delle braccia, la stessa grazia
con la quale si medicava l’alba

verrà una trasparenza dopo la distrazione

un nuovo sguardo sopra ogni cicatrice
e ciò che ci era oscuro apparirà
nel suo splendore: nel taglio della terra
il compimento dell’inverno, un universo
in pace col silenzio, il vento che fa spazio
lì dove spoglia e scioglie ogni livore.



Espianti

Quale altra alternativa se non vita
anche fuori pagina, a farsi largo
tra gli inganni e il niente
in fuga da ogni luogo inospitale
o in disparte per rinascere
nella polpa del sogno
fuori dai viali e dai cieli
da tutte le mani e le sere

estirpata ad ogni precedente dolore
per un nonnulla è ancora vita, un giro
d’ombra sul muro per un nuovo
smarrimento, un volto
da stringere con la tenerezza
di chi conosce la fine.




Cosa rimane

dopo tutto questo freddo
le ferite deposte con le armi
un mite cedere degli argini, dopo
che abbiamo usato l’acqua
la terra, ogni singolo prato
il fuoco e la cenere

le abbiamo provate davvero tutte

scommettendo anche
su quanta forza, ancora, avesse
il cuore

e quanto spazio

quale profondità ci aspettava
noi che saremmo scese
fino all’altra parte del mondo
attraverso il sangue e tutto
il necessario per illuminare
ogni stella buia.

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