MARTHA RIVERA GARRIDO
Amo
Amo le tue mani e il modo in cui le usi
non sono invasive né s’impongono
vanno come percorrendo piccoli sentieri
cercando le loro frontiere
non sono invasive né s’impongono
vanno come percorrendo piccoli sentieri
cercando le loro frontiere
Amo i tuoi occhi quando sei dentro di me
perché hanno la profondità delle notti che mi manchi
e perché riempiono le assenze con un’ oscura luce impenitente
perché hanno la profondità delle notti che mi manchi
e perché riempiono le assenze con un’ oscura luce impenitente
Amo il tuo sorriso, quando sei molto vicino al mio viso
e il tuo respiro e il tuo petto, dove meglio sono fiorita
e il tuo respiro e il tuo petto, dove meglio sono fiorita
Amo la curva della tua spalla
dove incava qualcosa simile a un’ala
perché appoggi lo sconcerto e gli impacci
dove incava qualcosa simile a un’ala
perché appoggi lo sconcerto e gli impacci
Amo il tuo odore che mi perseguita jazzeando
come un racconto di Cortazár
le variazioni della tua voce alimentando il silenzio
come un racconto di Cortazár
le variazioni della tua voce alimentando il silenzio
Amo il tuo sesso tiepido e ridondante nei miei abissi
il suo sapore, miscela di miele e di fulmine
il suo sapore, miscela di miele e di fulmine
E amo me stessa aggrovigliata alla tua lingua miracolosa
nella tua bocca, dove voglio morire assassinata.
nella tua bocca, dove voglio morire assassinata.
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