Una volta mi hanno chiesto quale fosse il dolore più grande che avessi mai sopportato.
“Quello dell’anima” ho risposto.
È il dolore che nessuno vede, che nessuno comprende, quello che spesso non ti credono. È il dolore che molti giudicano come esagerato, quello per cui non esiste una cura. Ti consuma dall’interno, ma ti lascia in vita, costringendoti a continuare a soffrire. Una volta che l’anima è ferita, il dolore non se ne va mai del tutto: rimane lì, latente, pronto a riaffiorare. E anche se il tempo passa e credi di essere guarito, basta un semplice ricordo per riaprire quella ferita e farla sanguinare di nuovo.
-Alda Merini-
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