…si appartiene alla poesia
senza briglie e senza pudore
si diventa carne che si fa parola
respiro che inarca ispirazione
mani a setacciare cuori di lucciole
in petti cavi come ulivi secolari
magma d’albe e tramonti
che cola veloce in gola
sacro e profano insieme
sodale e nemico degli anni
diafani e neri.
Ma se così non fosse
se non si è soggiogati
dal ventre alle tempie
da questa forza ancestrale
padrona dell’abbondanza
che rinnega carestie di pensieri
bensì dall’apparenza di un verbo
slargato sfilacciato e sterile
siamo acerbi fruitori delle meraviglie
che diventano inutili scenografie
mute.
senza briglie e senza pudore
si diventa carne che si fa parola
respiro che inarca ispirazione
mani a setacciare cuori di lucciole
in petti cavi come ulivi secolari
magma d’albe e tramonti
che cola veloce in gola
sacro e profano insieme
sodale e nemico degli anni
diafani e neri.
Ma se così non fosse
se non si è soggiogati
dal ventre alle tempie
da questa forza ancestrale
padrona dell’abbondanza
che rinnega carestie di pensieri
bensì dall’apparenza di un verbo
slargato sfilacciato e sterile
siamo acerbi fruitori delle meraviglie
che diventano inutili scenografie
mute.
Nessun commento:
Posta un commento