In mano, le mie porcellane
dalle tinte immacolate delle nuvole :
bianche, rosee, azzurre.
I loro fiori minuti, colti da un cortile d'infanzia,
che emana ancora luce
e profumo di festa oltre l'esistenza.
Non ho mai bevuto da queste tazze delicate.
Ho solo amato tenerle in mano e guardarle,
per tutta la vita.
Pensando solo di portarle con me,
un giorno.
Come loro, tante cose ho sempre
e solo guardato.
Rimanendone aggrappata
allo stesso modo,
con la stessa forza, lo stesso piacere
di un'attesa benevola.
Promesse liquide e dolci,
come piogge di primavera.
Lacrime inghiottite da un bacio
Sonia Tri
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