venerdì 12 novembre 2021

Una poesia di Claudia Brigida Speggiorin

Gloria al tuo corpo

e al mio, che soggiace al tuo.
Gloria alle membra
e al rimembrarci
quando tu, uomo del futuro
io, donna del domani
( in quale curva di tempo
sospendiamo il passato
dentro un respiro?)
parliamo la stessa lingua
rimettendo ai baci
un debito di labbra.
Amo del Mediterraneo
le coste assolate del tuo sorriso
senza doppie, quando
bela, belissima
risorgo capra
in un orgasmo.
E ridiamo.
E ci rimettiamo a oggi.
Claudia Brigida Speggiorin

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