– Scolpisci la tua statua –
raccomandava Plotino.
Togli, raschia, leviga, ripulisci:
ecco che apparirà dal marmo informe
il tuo volto migliore,
lo splendore del divino
che hai nascosto. Libera
quello che dorme nel qualcosa
di ogni giorno, povera cosa
incolore relativa immediata.
Fai posto all’assoluto,
alla tua statua eterna
luminosa: intorno
ti sarà grata l’aria,
e il mondo muto.
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