lunedì 22 maggio 2023
Una poesia di Davide Rondoni: "Quanto sono stato lontano da te"
Quanto sono stato lontano da te
Non c'è posto del mondo, non c'è delirio
sabato 20 maggio 2023
Tre poesie di Ezio Falcomer
ph Roberto Cerè
Questa sera termina nell'azzurro.
"Concentrati sul cromosoma celeste" di MIRIAM BRUNI - una Nota di Angela Caccia
Il luogo dell’individuo è la società, ma il luogo della persona è un intimo spazio, scriveva Maria Zambrano in “Persona y Democracia”.
Da questo luogo vi parlo.
Buon viaggio nel mio viaggio
f.to L’autrice: Miriam Bruni
È quello che ha fatto Miriam Bruni in questo luminoso libro di umanità e fede, due connotati inscindibili per chi osa, trema e abbraccia il proprio “io credo”.
Tutto, Signore, ti offro
Tutto, Signore, ti offro
di questa scacchiera
impazzita: le ore,
la derelizione,
e queste mie forti paure.
Tutto, Signore, ti apro
dentro il mio liquido cuore,
che smuove, che sugge,
che vuole – senza sapere
per quanto o sin dove...!
Pastore buono
Sono piena
di esigenze inascoltate,
di bisogni insoddisfatti,
e ferite mal curate.
Che farò dunque, Signore?
Dimmi la Via, dammi l’Amore!
“Tutto è grazia” vorrei cantare,
di ciò che ho essere lieta;
di ciò che manca
scriver poesie.
E sempre lodarti,
Gesù – sempre seguirti:
Pastore buono;
difficile e dolce maestro,
e mite come nessuno...!
Tenerissimo questo grido sottovoce dove non si distingue più il poeta dal fervido credente: versi che rispecchiano appieno le parole del monaco cristiano statunitense Tomas Merton Il poeta entra in se stesso per creare. Il contemplativo entra in Dio per essere creato
Vicino a Te
Stendersi qui,
vicino a te,
costole a terra.
Puoi appoggiarlo – il piede –
sul mio collo.
Sui capelli tagliati dopo anni.
Lo so, cammini scalzo,
ma è che di Te mi fido e amo il tuo polso,
la caviglia, e quel tuo muoverti nel mondo.
E il saio
cucito da tua madre
con infinita dedizione.
Ricoprimi, Yeshua, di quelle vesti di pura Luce
che mostrasti sul Tabor. Riposami,
ti prego,
solleva per un poco la mia croce,
bisbigliami l’amore
Se scrivi solo per te stesso, puoi leggere quanto hai scritto e dopo dieci minuti ne sarai tanto disgustato da desiderare di essere morto.
Questo libro, che ha già strada alle sue spalle, è ben conscio del cammino che lo attende, della tanta gioia da consegnare.
Una poesia e un pensiero di Franca Mancinelli
Un colpo di fucile
e torni a respirare. Muso a terra,
senza sangue sparso.
Cose guardate con la coda
di un occhio che frana
mentre l’altro è già sommerso, e tutto
si allontana. Gli alberi
si piegano su un fianco
perdono la voce in ogni foglia
che impara dagli uccelli
e per pochi istanti vola.
Franca Mancinelli
ph Miriam Bruni
Chiudere gli occhi non è infatti soltanto allontanarsi dalla realtà, ma è anche la possibilità di entrarvi attraverso uno sguardo più profondo, come per esempio quello che si apre nella meditazione, uno sguardo capace di vedere le «luminescenze» e di «attraversare l’immagine», ossia di vedere le connessioni che uniscono tutta la materia. Nella parte centrale di questo libro, una breve sequenza è poi dedicata a Lucia, santa protettrice della vista, che ho conosciuto attraverso i suoi numerosi ritratti e che è diventata per me, in particolare grazie alla pala di Lorenzo Lotto conservata a Jesi, l’emblema di una forza originaria e inerme che resiste a ogni forma di violenza, proprio come la luce su questo pianeta.