Descriviti con tre aggettivi
Scoscesa, concisa, contesa. Trovate questi aggettivi nell’incipit della mia penultima raccolta. E sono anche i titoli delle prime tre sezioni del libro. Sono termini che l’ispirazione e la COGITATIO interiore mi hanno regalato due estati fa circa, a dire la mia sincera inclinazione alla sintesi, la perlopiù costante convivenza di elementi contrastanti nel mio intimo, e la mia predilezione per i “paesaggi montani e anche impervi, i sentieri poco affollati, il silenzio o comunque le voci della Natura”.
Descrivici la parte della tua casa che ti piace di più.
La mia zona notte, quella che resta più in ordine di tutte. Ho una testiera del letto a ponte, su cui ho libri di poesia, foto di famiglia in belle cornici, qualche targa ottenuta in seguito alla mia partecipazione a Concorsi Letterari. A sinistra del letto c’è una grande finestra da cui è visibile l’appennino modenese con il Cimone spesso innevato. Alla parete due immagini su tela, uno rappresentante una ballerina e l’altro un magnifico salottino che ho intitolato “House of my dreams” tanti anni fa, una stanza che mi dà piacere anche solo guardarla, con quelle pareti viola e un mazzo di tulipani sul tavolino.
Di cosa trattano in genere i tuoi libri?
Di sentimenti umani e di quanto ci accade nella vita. Del modo in cui la sensibilità interpreta ciò che vede, riceve, subisce, attraversa.
Da dove nasce la tua ispirazione?
Dall’intensità dei momenti vissuti: intensità del dolore, della gioia, del senso di sconforto o al contrario di giubilo. Dalla contemplazione del Creato, e dall’esperienza della fede. Dal desiderio di intimità con il Senso delle cose. Dal gusto per le sensazioni e per la vita spirituale.
Quanti libri hai pubblicato? Ce ne vuoi parlare ?
Ho pubblicato 5 libri, tutti di poesie, abbinate negli ultimi tre casi a fotografie: di quadri, sculture, o scatti miei. Il primo fu Cristalli, il secondo Coniugata con la vita, il terzo Credere nell’attesa, il quarto Così, il quinto Falesìa. Sono tutti richiedibili alla sottoscritta oppure ordinabili negli Store online. Mi sono tutti cari, li lavoro a lungo e spero che abbiano tutti lunga “vita”!
Qual è lo scrittore che ti ispira di più, e perché?
Conosco l’intera opera poetica di Salinas, ne apprezzo molto il concettismo unito all’amore per la tradizione classica, e ho una particolare predilezione per lo stile dickinsoniano per il fatto che l’autrice abbina un forte anelito contenutistico ad un altrettanto originale stile formale. Proprio come intendo fare io. Non ho comunque maestri o modelli particolari: la poesia in me segue impulsi e itinerari decisamente individuali, pur confrontandosi quotidianamente con poesia di autori del passato e contemporanei.
Alcuni scrittori sono metodici, rileggono spesso i loro lavori altri invece scrivono di getto, tu che tipo di autore sei?
Sono metodica ma mi capita anche di scrivere “di getto”. A volte infatti singole poesie vengono alla luce velocemente, quasi come un dono dall’alto, una visione interiore che ha già in sé una ottima rifinitura. Ma perlopiù sono solita rileggere e apportare piccole modifiche alle mie bozze per spostarle in un file di “inediti” solo quando raggiungono una buona approssimazione al loro volto definitivo, quello cioè di testi selezionabili per andare a costituire un nuovo libro!
Progetti letterari futuri, sogni, idee da attuare per la tua vita?
Una raccolta tutta dedicata alla parabola amorosa, probabilmente abbinando i testi ad un progetto fotografico molto particolare su cui per ora mantengo il riserbo e un settimo libro che racchiuderà i testi scritti in questi ultimi due anni.
Mi piacerebbe che l’Arte continuasse a rappresentare per me un’occasione di incontro, di viaggio e di esplorazione: umana, geografica, culturale!
Gradirei anche allargare il bacino dei miei lettori e la collaborazione con altri autori.
Miriam Bruni
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