"La fiducia va coltivata, come una pianta, come un orto. Una fiducia indomabile, ma non concettuale, quella fiducia provata dal senso di vastità che si crea nel petto quando ci si fida. La fiducia è un tuffo, un coraggio folle, siamo tutti feriti nella fiducia, ma la ferita guarisce nel rinnovare il tuffo. L’etica crea fiducia, se siamo etici e sappiamo di poter tenere per mano le nostre azioni, i pensieri e le parole, sul bordo degli abissi dell’ambizione, del sopruso, della maldicenza, della competizione, dello sfruttamento, del primeggiare, della brama, se sappiamo di poterlo fare, arriva la fiducia che anche gli altri lo possano fare. Si può scegliere.
Quello che seminiamo nel presente è il nostro futuro."
"La poesia… quello che conta per me non è la poesia ma il luogo da cui proviene. Essere fedeli a quel luogo, frequentarlo, è luogo solitario e disobbediente alle convenzioni, anche a quelle letterarie, certe volte parla, certe volte tace. Obbedisco."
Chandra Livia Candiani
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