Logora trattenersi
strutturare sorrisi come grattacieli
in ordine crescente
il puntiglio aberrante della diligenza
inciamparvi quando nessuno vede
saranno banali crepe
storture da abuso di questa vita
che moltiplica spalle e gerle
sfianca questo silenzio bianco
innesca deflagrazioni
sinechie irregolari
a puntate brevi ed eterne
bordi slabbrati si oppongono
al conformismo dell' uguaglianza
tentare di abbracciare il guaito
- murato dentro -
il disagio della fragilità
pupille intrise di paesaggi
mai goduti
e non sapere quanto pesa invece
un pianto
quando l' attraversiamo insieme
e ci dissalda
Non resta niente di noi
- di questo stare -
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