venerdì 29 luglio 2022

Una poesia di Simona Garbarino

Io amo il suono delle cose oneste:
il predicare sottile e funambolico del
gomitolo,
l’elettricità dell’aria in attesa della pioggia promessa,
le prove di volo delle foglie,
il vento in tutte le sue traduzioni,
il crepitio di certi pensieri fecondi,
il fruscio del tuo affacciarti alle mie notti.
È strano pensarti sotto forma di suono onesto
qualcuno lo definirebbe “ossimoro”,
io lo definisco “cocciuta amorevolezza”.
Comunque sia,
il tuo suono
riverbera ancora
in me,
come un abbraccio immortale.

Simona Garbarino

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