martedì 27 luglio 2021

Juana de Ibarbourou - Amato, se muoio

La vita


Amato: se muoio, non portarmi al cimitero

scava una tomba per terra, vicino al fiume

clamore di voliere distrutte

accanto all’orazione dell’acqua.

A terra, amato, dove il sole

scalda le ossa e gli occhi

mentre guardo la lampada

selvaggia del tramonto rosso.

A terra, amato. Lascia che il transito

sia il più corto. Prevedo

la lotta della carne che risale

per sfasciarsi negli atomi del vento.

Che le mie mani siano inquiete

come talpe che scavano

tra le ombre del passato.

Seminami. E lancia dei semi

voglio che le radici crescano

come una scala tra le ossa rattrappite:

salirò a sorriderti nei gigli.

*

L’anima che ti dono è nuda

come una statua svelata.

Nuda con l’impudenza

di un frutto, di una stella, di un fiore

di tutto ciò che conserva l’infinita

serenità di Eva, prima della maledizione.

Di tutte le cose,

frutti, astri, rose

che non si vergognano del sesso

senza veli, per cui non esiste veste.

Nuda e aperta per

l’ansia di amare.

Juana de Ibarbourou

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