La donna deve fare attenzione a non consentire a un eccesso di responsabilità o di rispettabilità di rubarle le pause e le estasi necessarie per creare.
Deve semplicemente dire di no a metà delle cose che secondo lei dovrebbe fare.All'arte non bastano pochi momenti rubati.Lo sparpagliamento dei piani e dei progetti si verifica quando una donna cerca di organizzare un'idea creativa e qualcosa la trascina via, rendendola sempre più confusa e disordinata.Non la rincorre in modo concreto perché ancora una volta non ha il tempo di annotarla e organizzarla oppure tante altre cose la chiamano e la perde di vista senza poterla più riprendere.Accade anche che il processo creativo sia oggetto di incomprensione o di mancanza di rispetto da parte di quanti circondano una donna.Sta a lei informarli che, quando ha 'quello sguardo' negli occhi, non significa che è un recipiente vuoto in attesa di essere riempito.Significa che sta soppesando un grande archivio di idee sulla punta di un dito e sta accuratamente riunendo i cartoncini con ossicine cristalline e un po' di saliva e, se le riuscirà di poggiarlo sul tavolo senza che i cartoncini cadano e si sparpaglino, darà corpo a un'immagine dell'aldilà.Parlarle in quel momento significa creare un'Arpia che soffia sulla struttura riducendola in brandelli.Parlarle in quel momento è spezzarle il cuore...Se la cultura in cui la donna vive attacca la funzione creativa dei suoi membri, se spacca o manda in frantumi gli archetipi o ne falsa intenzioni e/o significato, tutto ciò sarà incorporato, in quel deplorevole stato, nella psiche dei membri di quella cultura: come una forza dalle ali spezzate invece che gagliarde, piene di vitalità e possibilità.Da 'Donne che corrono coi lupi'
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