«Chi ci ama, ci osserva e ci percepisce con sguardo e cuore innamorati, quindi vede in noi tutto ciò che siamo, che siamo stati ed anche ciò che nascondiamo. Ma non lo vede mai con paura o con biasimo; lo vede amabile, come noi osserviamo un bambino che cresce. Nel processo amoroso l’innamorato rispetta ed esalta la libertà dell’altro, perché questo sia libero di illuminare la propria essenza umana nei suoi lati manifesti e in quelli nascosti. Chi ci ama, ama la totalità del nostro essere, non solo quella esplicita, ma anche quella nascosta e potenziale, quella inibita e repressa che attende di essere rivelata e portata a maturazione. In una parola: chi ci ama favorisce la nostra individuazione. L’amore è una manifestazione del bisogno di individuazione. Quando è reciproco, si realizza ciò che – parafrasando Carl Gustav Jung – ho definito "processo di individuazione duale"».
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