Io, riconosciuto nudo, risalito lungo le cicatrici
dalla conoscenza della tua bocca, ti schiudo alla mia
come un’alba, un riparo
nel respiro della forza deposta;
ogni giorno aggiungo una morte alla mia vita
e ogni giorno il tuo nome ha piú significato
duttile sulla mia lingua
e l’ombra versata la sera sulla soglia
il minuto posato nell’attesa
ci libera dalla morte ereditata;
dalla conoscenza della tua bocca, ti schiudo alla mia
come un’alba, un riparo
nel respiro della forza deposta;
ogni giorno aggiungo una morte alla mia vita
e ogni giorno il tuo nome ha piú significato
duttile sulla mia lingua
e l’ombra versata la sera sulla soglia
il minuto posato nell’attesa
ci libera dalla morte ereditata;
era aprile e pensavo di essere
piú piccolo del firmamento,
che non sei tu, non sono io
lo splendore di un sentiero tracciato
dentro il mio nome e il tuo.
piú piccolo del firmamento,
che non sei tu, non sono io
lo splendore di un sentiero tracciato
dentro il mio nome e il tuo.
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